Sala VIII: Le necropoli romane

 

Cippo funerario dei Cartili, in pietra d’Aurisina, da Carceri d’Este (prima metà del I sec. d.C.).

In età romana era uso comune collocare le sepolture al di fuori dei confini della città e lungo le sue vie di accesso: per questo motivo il rinvenimento di necropoli appartenenti a questa fase definisce il limite del centro abitato.

 

Le necropoli romane sono databili dall’inizio della romanizzazione fino al II secolo d.C., con una massima concentrazione della loro diffusione tra la fine del I secolo a.C. e il I secolo d.C., periodo che coincide con quello di massimo sviluppo di Este, a cui seguì una rapida decadenza.

 

Il rito più rappresentato è quello della incinerazione (o cremazione), prevalente nel I secolo d.C. e usato almeno fino agli inizi del II secolo d.C., quando iniziò a diffondersi il rito della inumazione .

 

La maggior parte delle tombe rinvenute erano collocate all’interno di recinti destinati alla sepoltura di interi nuclei familiari.

 

La loro estensione era identificata da cippi che riportavano le misure del recinto in larghezza (sul fronte strada) e in profondità (verso la campagna). Un esempio interessante è quello della Necropoli Rebato, in cui erano presenti ben 52 sepolture della stessa famiglia di cui 11 erano segnalate da cippi circolari con coperchio.

 

I cippi funerari non solo indicavano il luogo della sepoltura, ma dovevano anche portare il ricordo del defunto attraverso un suo ritratto, spesso di coppia. L’iscrizione aveva il compito di nominare il defunto e riconoscere il suo ruolo in vita (padre, soldato, magistrato, etc.).

 

Per gli antichi romani il terreno destinato alle sepolture aveva un carattere fortemente sacro e inviolabile: per questo spesso i cippi funerari riproducono immagini di cani e leoni, che dovevano difendere il riposo del defunto da ogni possibile intrusione.

 

La sepoltura era così importante che le persone prive di mezzi economici si riunivano in associazioni allo scopo di garantire a tutti i soci una degna sepoltura e una tomba decorosa.

 

Questa sezione espone anche un’interessante collezione di vetri antichi.